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sabato 8 febbraio 2014

Suoni e parole della memoria


A cavallo di due momenti drammatici della Storia, la giornata della memoria del 27 Gennaio, che ricorda la tragedia dell’Olocausto e gli eccidi delle fòibe del 10 Febbraio, la nostra sezione FIDAPA ha voluto organizzare un evento che ricordasse l’orrore e le azioni barbariche cui l’uomo può arrivare a compiere, ponendo l’accento su come le donne hanno vissuto le leggi raziali fino agli orribili esperimenti subiti dalle donne nei campi di concentramento. La nostra generazione ha avuto l’opportunità di ascoltare in maniera diretta le testimonianze dei reduci, ma i nostri figli le leggeranno solo sui libri. Ecco perché come associazione radicata sul territorio abbiamo sentito il dovere di organizzare un evento coinvolgendo anche l’amministrazione comunale e le altre associazioni che con noi hanno condiviso obiettivi e finalità dell’evento (l’ANPI di Catania, l’Agorà di Misterbianco,
l’Arci Makeba, l’UDI e il Consultorio Agnese Lo Certo”).

Ospite particolare della serata è stato il signor Sebastiano Mancuso, che recentemente ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la Medaglia D’Onore concessa agli italiani deportati.
Avviato alle armi, appena diciannovenne, per il secondo conflitto mondiale, Sebastiano Mancuso fu catturato il giorno dell'armistizio l'8 settembre del 1943 a Bolzano, dai nazisti e internato al campo di M. Stamm lager e subito dopo trasferito al lager di Bezeichnung in Austria, fino alla sua liberazione
avvenuta nel 1945.
Alla presenza di un folto pubblico il signor Maucuso ha raccontato due anni d'inferno, tra freddo, fame, punizioni, con la prospettiva di una morte sicura come avvenne per molti connazionali (guarda il video qui)
Al termine della serata la sezione FIDAPA di Misterbianco ha voluto omaggiare questo nostro concittadino con la targa “al concittadino Sebastiano Mancuso, Deportato, testimone di una pagina buia della Storia”.

A fare da sfondo il Coro Armosaico, il gruppo polifonico che ha proposto una rivisitazione di motivi di tradizioni varie, della seconda metà del Novecento, provenienti da paesi diversi.
Se volgiamo lo sguardo fuori dai confini italiani, europei, ancora in molti paesi del mondo si ripetono le stesse atrocità. È importante, dunque, ricordare i drammatici eventi del passato,
soprattutto per i giovani, per i nostri figli che dovranno costruire il futuro. È nostro compito trasmettere ai nostri figli l’importanza della pace, del rispetto degli altri e delle diversità.








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